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Luni: storie di-vino

In questo periodo di “quarantena” ho avuto modo di approfondire la mia cultura sul territorio locale dove vivo ossia la zona di Massa, di conseguenza i prodotti della Lunigiana e dell’Appennino tosco-ligure. Oggi mi piacerebbe scrivere un qualcosa in riguardo dei Colli di Luni, una DOC che conosciamo tutti ma forse non è valorizzata come dovrebbe esserlo. La Lunigiana deve il suo nome alla città di Luni, storica colonia romana del II secolo a.c. sita attorno al porto nei pressi della foce del fiume Magra. I Romani per conquistare questo luogo strategico dovettero affrontare i Liguri-Apuani, antica e fiera popolazione celta di cui rimangono ancora le famose statue stele. Nel comune di Fosdinovo, passando in poco più di 6 km da 50 a 450 m.slm., si ritrovano le caratteristiche pedologiche tipiche sia dell’ambiente Ligure che di quello Toscano.
Esiste quindi una grossolana corrispondenza fra il limite orografico-amministrativo fra toscana e liguria e quello geologico che corrisponde alla sovrapposizione delle liguridi sulle toscanidi e che prende il nome di “flysch”, una caratteristica del terreno.La coltura della vite si inserisce perfettamente in questo mosaico di suoli, a valle predominano le Toscanidi e quindi terreni prevalentemente limo-argillosi e in collina le Liguridi che offrono terreni in prevalenza sabbiosi. Proprio in questo comune si trova uno dei produttori più rinomati della zona la cantina“Terenzuola”. Questo produttore, grazie alla cultura che è stata tramandata di generazioni in generazioni, ha saputo mettere in risalto i vitigni tipici del posto dando spazio anche a piccoli vitigni sconosciuti che però hanno fatto la storia della Lunigiana. Potrei nominare a valor di tutti  Bracciola, Barsaglina ,Caloria, Pollera e Vermentino nero che sono alcuni dei vitigni a bacca rossa più popolati nei filari dei piccoli e grandi produttori di questa zona, come anche Luagda, Pinzamosca, Verdella e Varano bianco che si vanno ad aggiungere al Vermentino, Albarola e Trebbiano Toscano per completare invece i vitigni a bacca bianca. Ma in particolare ci tenevo a parlare del Vermentino Nero che produce proprio la cantina Terenzuola ed il suo Vermentino di colli luni DOC.

Il Vermentino Nero viene coltivato nel comune di Fosdinovo ad un altezza di 50-100 m.slm.Questo vino è composto da un blend di Vermentino Nero 85%, Canaiolo Nero 10%, Pollera 5%.Viene allevato a Guyot su diversi sesti di impianto. Procede ad una macerazione e fermentazione in tini di cemento, le follature sono manuali e le svinature per gravità. Segue affinamento sui propri lieviti in tini di cemento per 8 mesi. Viene imbottigliato a Maggio / Giugno e gli vengono fatti fare altri due mesi di affinamento in vetro.
Il vino si presenta di un colore rosso rubino chiaro, a naso escono subito i sentori di fruttato fresco, con note di violette, spezie e frutti di bosco.
Al gusto si percepisce  un vino fresco, leggero e dinamico, di ottima eleganza, bella mineralità e una giusta persistenza. Un vino ideale per le stagioni più calde da consumare anche più fresco,la temperatura ideale sarebbe 14°-16°ma consumandolo a 10°-12° ci porta in delle sensazioni interessanti in abbinamento a un pesce alla griglia, una pasta con sugo di pesce al pomodoro oppure una zuppetta di pesce locale.

Vermentino Colli di Luni ‘Fosso di Corsano’ è un 100% vermentino coltivato ad un altezza leggermente più elevata del Vermentino Nero tra i 200 e i 350 m.s.l. Essendo coltivato ad una altezza più elevata è sinonimo di una freschezza e mineralità che le brezze marine le regalano costantemente.L’allevamento è a guyot con densità media di 8.400 ceppi per ettaro. La vendemmia è manuale e divisa per maturazione delle diverse parcelle durante le ultime settimane di settembre e la prima di ottobre. Viene fatta una fermentazione a basse temperature suddivisa per le diverse parcelle con affinamento sui propri lieviti in tini di acciaio per sei/ sette mesi. Infine viene Imbottigliato a Marzo con uscita sul mercato dopo due/tre mesi di affinamento in vetro.
Il vino nel bicchiere si presenta di un colore giallo paglierino, è molto trasparente, portandolo al naso si sente subito un bel bouquet che spazia dalla frutta gialla a quella bianca dagli agrumi al miele con sfumature iodate. La stessa percezione descritta sopra arriva al gusto dove lo troviamo morbido vigoroso avvolgente ed equilibrato, di ottima freschezza e sapidità.
Personalmente quando io mi trovo davanti a questo vino so che mi trovo davanti alla bella stagione ed alla voglia di mare, la sua morte sarebbe abbinarlo ad una fantastica torta di erbi della Lunigiana oppure ad un fritto di mare del Golfo dei Poeti.
Forse mi sono dilungato un po’ con questa descrizione di un piccolo territorio ma che va difeso e conosciuto come tutte le nicchie che ci contraddistinguono in questo bel Paese.
Auguro a tutti una buona degustazione… cheers!